Nel caso del Security Manager la gestione riguarderà la macro area della sicurezza aziendale. Per il successo di un intervento è fondamentale che al Temporary manager vengano fornite tutte le opportune leve (soprattutto poteri e deleghe, laddove necessario).
Il Temporary Manager rappresenta di fatto una terza via, accanto alla consulenza e alla dirigenza tradizionale, attraverso la quale l’azienda può dotarsi di risorse finalizzate a migliorare performance e capacità di gestione.
Il Security Manager è la figura di riferimento per l’organizzazione ovverosia la gestione e l’assunzione di responsabilità della sicurezza di un’azienda. In quest’ottica tale figura, nel rispetto della moderna dottrina della scienza della sicurezza, deve essere in grado di presidiare rischi e minacce a tutto campo in relazione agli scenari sempre in evoluzione nel settore tecnico, informatico, economico, finanziario, ecc..
Il Security Manager professionista possiede buona padronanza del business e delle tecniche per garantire la sicurezza fisica, la privacy e la governance ed è quindi un soggetto di riferimento in grado di operare nell’azienda in modo trasversale fornendo rilevanti capacità di supporto e di comunicazione verso i terzi.
Il concetto contemporaneo di sicurezza, che chiama in causa il Security Manager, abbraccia un contesto di azione molto ampio che riteniamo si possa riassumere in pochi ma fondamentali punti specifici:
- Sicurezza fisica dell’infrastruttura;
- Controllo della protezione delle strategie produttive dell’impresa;
- Sicurezza delle infrastrutture critiche;
- Sicurezza informatica;
- Controllo fedeltà dei dipendenti;
- Controllo della rete d’informazione-comunicazione;
- Organizzazione delle attività di sicurezza affidate a fornitori esterni;
- Definizione di una security policy;
- Sicurezza del top management.