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BUSINESS TRAVEL SECURITY

Analisi rischio paese

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un operatore seduto davanti a dei monitor che analizza vari paesi del mondo

Analisi rischio paese

L’internazionalizzazione d’impresa comporta l’esposizione a rischi e incertezze derivanti dall’operare in mercati esteri. Tali sfide presentano natura eterogenea, includendo fattori di rischio socio-politici e problematiche di natura macroeconomica e microeconomica dei territori target.

Per analisi rischio paese si intende “l’insieme dei rischi che non si sostengono se si effettuano delle transazioni nel mercato domestico, ma che emergono nel momento in cui si effettua un investimento in un paese estero. Tali rischi sono maggiormente imputabili alle differenze di tipo politico, economico e sociale esistenti tra il paese originario dell’investitore ed il paese in cui viene effettuato l’investimento”. (Duncan Meldrum – 2000)

In tale ambito la nostra struttura fornisce alla propria Clientela approfondite analisi in ambito internazionale che consentono di predisporre una specifica valutazione dei rischi che consenta di assumere le proprie decisioni di business con assoluta tranquillità e consapevolezza delle possibili criticità esistenti.

PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE

Per tradursi in un’attività profittevole, la gestione di un business all’estero deve tener conto degli aspetti emergenti dall’analisi del rischio paese nell’offerta verso i clienti.

Infatti, conoscere a priori l’impatto economico che può comportare la gestione dei rischi per uno specifico business all’interno di un Paese, si traduce in un investimento volto a migliorare o proteggere la resa dell’investimento stesso.

Spesso, la direzione aziendale e i responsabili commerciali sottovalutano la questione, ritrovandosi in corso d’opera ad affrontare costi imprevedibili con impatto negativo sul profitto, come ad esempio il mancato rispetto delle tempistiche, il blocco dei lavori, il recupero o la necessità di rimotivare il personale, ecc.

È quindi fondamentale incorporare nelle quotazioni economiche i costi legati all’assessment del rischio paese, mediante analisi specialistiche calibrate sulle specificità temporali e geografiche dell’investimento.

La gestione dei rischi del personale in missione all’estero non è solo un fatto economico o finanziario, poiché va ad impattare sulla sicurezza delle risorse umane, sulla reputazione dell’azienda e sugli affari legali.

LE PERSONE SONO  IL VANTAGGIO COMPETITIVO

Se chiediamo ad un amministratore delegato o a un imprenditore qual è l’elemento che in un’azienda determina il successo, la risposta è sempre la medesima: le persone.

Ciò significa che le persone sono la componente fondamentale del vantaggio competitivo. Nonostante oggi ci sia molta disoccupazione e molte persone siano in cerca di lavoro, le aziende non sempre riescono a intercettare le giuste professionalità da portare a bordo, farle crescere, trattenerle e coinvolgerle. La perdita di collaboratori validi ed esperti è un vero e proprio danno patrimoniale per un’impresa e se questa è dovuta ad una sottovalutazione dei rischi a cui può essere sottoposto il personale all’estero, la stessa impatta negativamente anche sulla sua immagine professionale.

Le persone valide, i talenti, non andranno mai a lavorare per le aziende che non garantiscono la sicurezza del personale, perché queste non verranno ritenute affidabili e degne della loro fiducia. Per questo la reputazione è un elemento che contribuisce al successo di un’azienda.

LA REPUTAZIONE CONTRIBUISCE AL SUCCESSO DELL’AZIENDA

Ogni attività economica, per prosperare, richiede un solido clima di fiducia: la fiducia di clienti, fornitori e investitori. L’inadeguatezza nella prevenzione e gestione della sicurezza aziendale e del personale all’estero compromette gravemente la reputazione dell’impresa e mina il clima di fiducia, generando ripercussioni negative sull’intera catena del valore.

È IMPORTANTE MINIMIZZARE IL RISCHIO LEGALE

Infine, c’è l’aspetto legale che, spesso, più di ogni altra cosa, preoccupa gli amministratori e gli imprenditori. Nessun dirigente prenderebbe mai una decisione che aumenti il rischio legale della propria impresa, specie nella particolare congiuntura di oggi, anche per le ripercussioni spaventose che impatterebbero sulla sua carriera e sulla sua posizione giuridica personale nel caso qualcosa andasse veramente storto.

Fino a un decennio fa la possibilità di essere coinvolti ecc… ” con questa “Fino a un decennio fa si riteneva erroneamente che il rischio di essere coinvolti direttamente in incidenti all’estero fosse remoto. Oggi è chiaro che le operazioni internazionali, specialmente in determinate aree geografiche, comportano rischi concreti. Tuttavia, ancora due anni fa molte aziende sceglievano di non investire in prevenzione e security, considerandola erroneamente una spesa improduttiva piuttosto che un investimento strategico.

Ancora oggi è molto difficile spiegare e far comprendere la situazione internazionale a manager e imprenditori, fino a che non è il Pubblico Ministero a farlo in un’aula di tribunale.

Le aziende e le persone devono affrontare alcune situazioni molto difficili quando svolgono un’attività all’estero e il pericolo non è mai individuabile da un occidentale. Il terrorismo, le catastrofi naturali, le emergenze sanitarie, le differenze culturali… questi rischi sono reali. Il modo con cui un’azienda si cautela, o non lo fa, ha sempre conseguenze di vasta portata, talvolta purtroppo anche drammatiche.

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