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Il ROI della Sicurezza Fisica

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due operatori che controllano le statistiche KPI e ROI

Come dimostrare il valore economico delle scelte strategiche in ambito security

Per troppo tempo la sicurezza fisica è stata considerata un costo obbligato. Qualcosa da mettere a budget per proteggere impianti, dipendenti e infrastrutture, ma senza una reale attenzione alla misurazione del valore generato. Oggi questo atteggiamento non è più sostenibile.

I CEO e CFO, sotto pressione per ottimizzare ogni voce di bilancio, chiedono sempre più spesso ai Security Manager:

“Cosa ci stai portando concretamente in termini di valore?”

La risposta non può più essere “evitiamo problemi”.

Oggi è necessario dimostrare con dati alla mano che la sicurezza fisica può diventare una leva di vantaggio competitivo e un investimento strategico con ritorno misurabile.

Da costo a leva strategica: il cambio di prospettiva

La vera trasformazione in atto è culturale: la sicurezza non è più (solo) difesa, ma anche valore abilitante per l’azienda. Alcuni esempi?

  • Ridurre furti e danniagli asset critici significa salvaguardare investimenti già fatti.
  • Digitalizzare i controlli accessio i sistemi perimetrali libera risorse umane e accelera la produttività.
  • Dimostrare conformità normativa(ISO, AEO, GAMP, etc.) facilita la competitività sui mercati.
  • Garantire la business continuityrafforza la resilienza e la fiducia degli stakeholder.
  • Integrare sicurezza e operationsmigliora efficienza logistica, facility e supply chain.

Tutto questo produce valore economico reale: meno sprechi, meno costi imprevisti, più reattività.

Come si misura il ROI della sicurezza fisica

Il ROI (Return on Investment) nella sicurezza fisica può essere calcolato tenendo conto di due dimensioni:

  1. Cost Avoidance (prevenzione dei costi):
  • Incidenti evitati (furti, danni, fermo produzione)
  • Multe o sanzioni non ricevute
  • Cause legali evitate
  • Assicurazioni meno onerose
  1. Efficiency Gain (guadagni di efficienza):
  • Processi automatizzati (controllo accessi, logistica visitatori)
  • Riduzione del personale in presidio
  • Tempo di reazione più veloce = meno danni
  • Riduzione degli interventi su falsi allarmi

Ecco alcuni KPI chiave da usare:

  • Costo medio per evento evitato
  • Numero di incidenti in un dato periodo (prima vs dopo)
  • Valore stimato dei beni protetti
  • Tempi medi di risposta a un allarme
  • Risparmio sui costi assicurativi

Un esempio concreto: un’azienda del settore energia, dopo aver implementato una soluzione avanzata di videosorveglianza intelligente, ha ridotto del 73% i falsi allarmi e tagliato del 40% i costi di presidio notturno in 6 mesi.

Strumenti per costruire un business case efficace

Per presentare un piano sicurezza come un vero investimento, il Security Manager deve costruire un business case strutturato:

  • Scenario attuale(rischi, costi, inefficienze)
  • Obiettivi concreti(riduzione eventi, ottimizzazione costi, compliance, ecc.)
  • Soluzioni proposte(con preventivo e stima ROI)
  • Alternative a confronto(interno vs esterno, presidi vs tecnologia)
  • Impatto su altri reparti(Operations, IT, Legal, HR)

Il tutto corredato da grafici, benchmark, casi studio e KPI tangibili.
Questo permette a CFO e CEO di valutare razionalmente e approvare più velocemente.

Il ruolo del Security Manager: diventare interlocutore strategico

Chi si occupa di sicurezza oggi non può più limitarsi a gestire i fornitori e supervisionare i sistemi.
Deve evolversi in partner strategico dell’impresa, capace di:

  • Parlare il linguaggio finanziario (costi, investimenti, benefici)
  • Coinvolgere stakeholder interni (IT, HR, Compliance)
  • Monitorare le performance (dashboard e report mensili)
  • Anticipare rischi e proporre soluzioni scalabili
  • Lavorare in sinergia con partner esterni per massimizzare valore e controllo

Solo così la funzione Security sarà vista non come un “centro di spesa”, ma come una “funzione abilitante”.

Conclusione: ROI e credibilità camminano insieme

Dimostrare il ROI della sicurezza fisica è oggi una necessità strategica.
Chi riesce a farlo guadagna credibilità interna, maggiore autonomia di budget e influenza nei processi decisionali aziendali.

E soprattutto, dimostra che la sicurezza non è solo protezione, ma anche performance.

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